La Via Dei Cavalieri
Austera e un po’ ostile, la Via dei Cavalieri (Ippoton) ospitò i quartier generale dei Cavalieri Ospitalieri che governarono Rodi. I Cavalieri erano divisi in sette “lingue” a seconda del luogo di provenienza: Inghilterra, Francia, Germania, Italia, Aragona, Alvernia e Provenza. Successivamente in 8 lingue con l’aggiunta della Castiglia. Ciascuna era responsabile di una specifica sezione delle fortificazioni. Questa strada ospitava una locanda, o palazzo, per ogni lingua. L’aspetto attuale della via dei Cavalieri deve molto ai restauri degli anni ’30.
La via dei Cavalieri (Odós Ippotón) è uno dei punti salienti della città medievale di Rodi. È una visita affascinante, quasi obbligatoria, sia in proprio che con guida. E’ una delle attrazioni più gettonate del Centro Storico.
Seguendo una direzione da est a ovest, la via dei Cavalieri, lastricata di ciottoli, utilizza in parte un’antica strada rettilinea che collegava uno dei porti navali con l’Acropoli di Rodi. Questa strada medievale è lunga circa 600 m. Parte dal piazzale antistante l’Ospedale dei Cavalieri, sede del Museo Archeologico, e conduce al Palazzo del Gran Maestro.
Lungo la strada furono costruite, all’inizio del XVI secolo, sette imponenti locande, rappresentanti i sette paesi, o lingue, da cui provenivano i Cavalieri dell’Ordine di San Giovanni. Ogni facciata è decorata con stemmi e dettagli che riflettono il rispettivo paese. Senza dubbio, il palazzo più bello è l’Auberge de France, costruito tra il 1492 e il 1503. La maggior parte dei Gran Maestri furono francesi, quindi la loro influenza sull’architettura e’ stata considerevole. Muratori e artigiani erano per la maggior parte greci ma parteciparono anche operai provenienti dalla Francia e dalla Spagna.
La Via dei Cavalieri trasmette un’eccellente immagine del medioevo. Tutte le locande sono molto ben conservate e ancora funzionanti. Il vice consolato Francese situato nell’Auberge de France e’ tuttora presente e operativo sulla via dei Cavalieri, fino a qualche anno fa una di queste locande ospitava anche il vice consolato Italiano che purtroppo ha definitivamente chiuso i battenti in questa prestigiosa via.